In Irlanda ho imparato l’arte della birra, ora voglio aprire un birrificio nelle Marche

Daniele Andreozzi, 24 anni, ha scelto l’Irlanda come host country del suo Erasmus per giovani imprenditori. Nonostante una laurea in enologia, è la birra la passione di Daniele che sogna di aprire un birrificio artigianale sui colli maceratesi.
“In Irlanda ero già stato in Erasmus durante la laurea triennale in enologia all’Università di Bologna”, ci spiega Daniele, “sapevo quindi che avrei ritrovato un Paese che amo, popolato da persone davvero accoglienti, soprattutto nei confronti degli italiani, e dove c’è una tradizione birraia secolare.
“Si dice che siano stati proprio i Celti a diffondere la birra in Europa duemila anni fa e che San Patrizio – il patrono nazionale – avesse sempre appresso un frate birraio personale.
“In realtà terminata la triennale in viticoltura ed enologia nel 2019 (rigorosamente con una tesi sul luppolo!) avrei voluto recarmi a Berlino per un master di specializzazione, ma l’esplodere della pandemia da Covid-19 mi ha convinto ad accantonare il progetto.
“La pandemia ha stallato per oltre un anno anche la mia idea di partire con l’Erasmus per giovani imprenditori, un programma di scambio della Commissione Europea che permette ad aspiranti startupper di svolgere un’esperienza lavorativa all’estero sotto la guida di un imprenditore senior.
“Almacube mi ha supportato nella preparazione della mia candidatura e in tutte le pratiche necessarie ma solo il 13 settembre 2021 sono riuscito a partire e tra pochi giorni, ai primi di febbraio 2022, concluderò questa bellissima esperienza.
“Sto svolgendo il mio scambio a Trim, un paese di novemila anime in mezzo alle colline verdeggianti della contea di Meath – a un’oretta di automobile da Dublino -, e sono impiegato presso un birrificio locale, dove producono le ale e le stout irlandesi che tanto apprezziamo in Italia.
“L’Erasmus ha rappresentato per me un’opportunità unica, per arrivare pronto e preparato all’ingresso nel mercato del lavoro, grazie a esperienze che senza questo programma difficilmente sarei riuscito a fare. Ora sento di conoscere in profondità il processo di preparazione della birra ma di avere anche una solida comprensione delle pratiche agricole legate all’approvvigionamento della materia prima, l’orzo (da cui si deriva il malto) e il luppolo.
“In Italia vorrei riavvicinarmi a casa nelle Marche e aprire un birrificio artigianale sostenibile, ben connesso e integrato con il territorio. Voglio adottare un’impostazione circolare del business, reperendo da un lato l’orzo e il luppolo dalle coltivazioni esistenti in Centro Italia e dall’altro lato recuperando gli scarti del processo.
“I malti esausti sono per esempio un ottimo alimento – ricco di fibra – per gli animali d’allevamento, mentre il luppolo può essere impiegato come biomassa per la generazione di energia.
“La cosa che mi spaventa di più? La parte economico-finanziaria dell’avvio di impresa. Il primo passo sarà comprare un impianto usato da qualche birrificio per sostituire il piccolo impianto che ho costruito e già opero nella casa dei miei genitori a Mogliano (MC); poi mi dedicherò alla ricerca di finanziamenti. Non ho dubbi sul fatto che questa sia la mia passione e ciò che voglio fare nella vita!”
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