Dall’Ecuador alle Canarie riscoprendo le antiche tradizioni erboristiche: la storia di Emma

Emma Bortolotti, 27 anni e una laurea in Farmacia, ha scelto l’isola di Gran Canaria (Spagna) per il suo Erasmus per Giovani Imprenditori. Sogna di aprire un laboratorio di cosmesi sostenibile basato sull’uso di piante locali.
“Ho studiato Farmacia all’Università di Ferrara con il desiderio di acquisire una formazione scientifica da applicare alle mie passioni: le piante medicinali e officinali. Sogno di sviluppare una cosmetica sostenibile basata sull’uso delle piante secondo le antiche tradizioni dei territori che visito.”
“Prima della pandemia mi ero recata in Ecuador per scrivere la mia tesi sperimentale, studiando l’Ocimum Campechianum Mill che cresce nell’Amazzonia Orientale, una pianta medicinale ricca di oli essenziali, con notevoli proprietà antiossidanti che la rendono, tra le altre, un potenziale ingrediente cosmetico innovativo. Là avevo cominciato a pensare che potevo essere io l’artefice del mio destino e mettere in piedi un progetto in cui credessi realmente.”
“Per il mio Erasmus per Giovani Imprenditori ho scelto le Canarie perché sono molto attirata dalle realtà più peculiari. Si dice che la piccola isola di Gran Canaria racchiuda un intero ecosistema; è sicuramente vero che qui c’è una varietà a livello floristico e di mondo vegetale unica e di inestimabile valore. Come nel mio Friuli Venezia Giulia ci sono inoltre delle tradizioni popolari sull’uso delle piante officinali molto radicate.”
“Almacube mi ha supportato nella preparazione della mia candidatura e in tutte le pratiche necessarie consigliandomi e fornendomi gli strumenti per proseguire nel migliore dei modi. L’8 novembre 2021 sono riuscita a partire e nei primi giorni di marzo 2022, concluderò questa bellissima esperienza.”
“Svolgo il mio scambio a Telde, un piccolo paese dell’entroterra alle pendici delle montagne (sì, sull’isola di Gran Canaria ci sono anche le montagne) e mi devo spostare frequentemente per partecipare alle fiere artigianali che si tengono nell’arcipelago e i workshop che svolgiamo con le associazioni locali. Ovviamente a causa della pandemia la possibilità di muoversi si è ridotta notevolmente.”
“Questa esperienza di Erasmus mi ha reso più consapevole del fatto che la produzione di qualcosa che sia 100% sostenibile, artigianale e abbia un impatto sociale positivo è molto difficile. C’è molto lavoro aggiuntivo che non immaginavo, vivere in un’isola rende difficile ottenere le materie prime necessarie e lo stesso mercato a disposizione è limitato.”
“L’Erasmus sta rappresentando per me un vero e proprio banco di prova: la soddisfazione è tanta ma vanno tenute in considerazione anche le difficoltà. In questo senso è un’esperienza molto formativa.”
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